EMOZIONI

Le emozioni sono il risultato di uno stretto dialogo tra il corpo e la parte piu’ antica del cervello, quella degli istinti primari.

Il corpo invia al cervello i segnali sensoriali di cosa sta accadendo e il cervello attiva le reazioni immediate nel corpo stesso, modificando il ritmo respiratorio, il battito cardiaco, la sudorazione e i vari parametri fisiologici utili a rispondere allo stimolo.

L’emozione provoca riflessi immediati e spontanei, modificando il nostro stato d’animo, ma anche le nostre condizioni fisiche, la postura e le azioni.

Secondo la maggior parte delle teorie, le emozioni hanno una precisa funzione evolutiva: sono un dispositivo di adattamento alla realta’ utile per la nostra sopravvivenza e crescita. Senza queste non potremmo scappare davanti ad un pericolo quando proviamo paura o disgusto; non potremmo coltivare una passione, un’interesse o una relazione con gioia, sorpresa e speranza. Hanno percio’ diverse funzioni: difenderci dai rischi, farci capire meglio cosa stiamo provando, permetterci di creare rapporti con gli altri. Ci indicano qual’e’ il comportamento piu’ utile al nostro bene. Sono indispensabili anche per comunicare agli altri quello che ci accade dentro e per intuire a nostra volta cosa stanno provando.

Le emozioni possiedono una forza comunicativa indispensabile per dialogare con la nostra anima e con chi ci sta attorno, aiutandoci ad esprimere la nostra personalita’ nel mondo.

Non giudicare cio’ che senti, non respingerlo , ma vivilo

e’ un’errore grave suddividere i moti dell’animo tra positivi e negativi, tutti vengono per il nostro bene e vanno vissuti appieno; se non le lasci esprimere si rischia di ammalarsi

– La paura ci fa da scudo di fronte ai pericoli, e’ la reazione immediata ed irrazionale di fronte ad un possibile rischio; va ascoltata , anche quando i pericoli sembrano inesistenti

– La rabbia ci da’ energia per riuscire ad affermarci , l’ira spinge alla difesa in caso di minacce o di soprusi. Se espressa nel modo giusto e’ costruttiva e non distruttiva

– La tristezza e’ necessaria per farci ripartire e rinascere, arriva dopo una delusione, una frustrazione, una perdita. Ci toglie momentaneamente le forze per farci riscoprire chi siamo

– La gioia , saper gustare gli istanti di felicita’ quotidiana, e’ un’emozione rapida e di breve durata, che ci indica cio’ che e’ gradito e gratificante per noi, che corrisponde ai nostri desideri.

– La sorpresa e’ istantanea e da il via ad altre emozioni, appare di colpo e svanisce in fretta, poi arriva un altro stato d’animo legato all’evento inatteso: paura, gioia, rabbia…

– Il disgusto ci fa respingere i rischi per la salute e l’identita’ , e’ una difesa contro cio’ che risulta pericoloso e sgradito al nostro corpo ed ai nostri valori morali o sociali

Come di riflettono sul corpo- il legame tra gli organi e le emozioni

– L’intestino e’ messo sottosopra dalla paura e dall’ansia , e’ uno degli organi piu’ legati all’emozioni , produce impulsi nervosi e neurotrasmettitori.

– Il cuore e’ il metronomo dei nostri stati d’animo in quanto le emozioni alterano il ritmo del battito cardiaco e possono influenzare la pressione arteriosa

– Il mal di stomaco segnala emozioni non digerite; nausea e bruciori sono spesso il riflesso dei nostri stati d’animo nei confronti di persone e situazioni che non riusciamo a mandare giu’

– Nel fegato si sfoga la rabbia, ma e’ anche la sede del coraggio, e’ il filtro del nostro corpo e sede delle emozioni forti. Se le tratteniamo “ristagnano” nella ghiandola epatica, affaticandola

– I polmoni rappresentano la tristezza , le preoccupazioni che portano a sentirsi mancare l’aria. La forza emotiva del polmone e’ legata al fare ordine, alla capacita’ di lasciare andare. I sintomi piu’ comuni sono, astenia, intolleranza al freddo, tosse e respiro corto

– I reni sono legati alla paura. Questi organi sono serbatoi importanti di energia pura. Qui’ raccogliamo la nostra forza vitale. Nel caso di spaventi ripetuti, , che si accumulano generando l’emozione del terrore, finiamo col disperderla e dissiparla lentamente. Cio’ comporta perdita di agilita’ , difficolta’ di movimento, ma anche lombalgia e insonnia.